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La religione cattolica accetta la cremazione?

La religione cattolica non ha mai condannato la cremazione. E, oggi più che mai, lascia ai cattolici la libertà di scegliere, quando è richiesta per ragioni igieniche, economiche o sociali.

Come di certo vi sarà capitato di leggere, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato l’Istruzione “Ad resurgendum cum Christo” (approvata da Papa Francesco) in materia di sepoltura dei defunti, entrando nel merito della cremazione e della collocazione delle ceneri.

Vediamo assieme gli argomenti che tratteremo in questo articolo:

cremazione e religione cattolica
I cristiani cattolici possono scegliere la cremazione?

La cremazione e la resurrezione dei corpi

Seguendo “l‘antichissima tradizione cristiana“, l’istruzione vaticana “raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro. Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte, l’inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale”.

Tuttavia, “laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o – sottolinea l’istruzione vaticana – ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi.”

Prosegue il provvedimento dottrinale: “La Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti; tuttavia la cremazione non è vietata, “a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana

Ad Resurgendum cum Christo

Nell’istruzione “Ad resurgendum cum Christo”, pubblicata nel 2016 con l’approvazione di Papa Francesco, la Congregazione per la dottrina della fede, guidata dal cardinale Gerhard Müller, dichiara che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana», sempre che non sia voluta «come negazione dei dogmi cristiani o con animo settario o per odio contro la religione cattolica».

Non è però permessa la dispersione delle ceneri dei defunti “nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo” né la loro conversione “in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti”, e, ribadendo “le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi” ricorda che per la Chiesa da decenni la cremazione del cadavere “non è vietata” poiché “non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo”

La posizione del Papa

Come detto precedentemente, la cremazione di un cadavere non è di per sé negazione della fede cristiana ma per la Chiesa resta “la preferenza della sepoltura dei corpi”.

Spiega il nuovo documento vaticano: “Seppellendo i corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione della carne e intende mettere in rilievo l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia. Non può permettere, quindi, atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre Natura o con l’Universo, sia come una tappa nel processo della reincarnazione, sia come la liberazione definitiva della ‘prigione’ del corpo”.